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Nel contesto della turbolenta storia d'Irlanda dei primi decenni del XIV secolo, l'arcivescovo di Cork, il domenicano Philip de Slane, viene inviato ad Avignone come legato del re d'Inghilterra Edoardo II, per discutere con papa Giovanni XXII della complessa condizione dell'isola: in seguito al fallimento dello sbarco di Edward Bruce, fratello del re di Scozia, gli Anglonormanni continuavano a spadroneggiare e ad opprimere gli Irlandesi. Philip, membro di una famiglia anglonormanna, reca in dono al pontefice un libro, la "Piccola descrizione dell'Irlanda", una rilettura aggiornata della Topographia Hibernica di Giraldo Cambrense. Sorprendentemente, nel testo che ci è pervenuto, il diritto della corona inglese a dominare l'Irlanda viene fortemente messo in discussione: questo diritto spetta al papa e solo lui può concederlo ad altri, a certe condizioni. E queste condizioni sono state disattese dai re d'Inghilterra... Non sono esattamente le parole che ci si attenderebbe dal legato di Edoardo II. Un mistero letterario medievale, qui per la prima volta pubblicato in edizione critica.